Spazio pubblico nel quartiere di Montespaccato

Coordinatore:
Dott.ssa Linda Russo – Pianificatore Junior
Responsabile:

Coordinatore:
Dott.ssa Linda Russo – Pianificatore Junior
Responsabile:
Dirigente Scolastico Prof.ssa Francesca Accalai - 61° Circolo
Didattico “Carlo Evangelisti” del quartiere Montespaccato
Collaboratore:
Dott.ssa Gabriella Graziano – Funzione Strumentale del Territorio
Partecipanti:
Scuole: Infanzia e Primaria
Secondaria di primo grado
Secondaria di secondo grado
LABORATORIO
Finalità e ipotesi didattiche
L’obiettivo del laboratorio
consiste nel coinvolgere gli studenti di diversa fascia di età che frequentano
il quartiere di Montespaccato, che possono essere residenti o pendolari,
provenienti da altri quartieri. La conoscenza del quartiere vista dagli occhi degli
studenti, che si ritrovano in un quartiere disagiato, dovuto a una mancanza di
servizi primari, essendo un quartiere ex abusivo permette con difficoltà di
intervenire, quindi l’obiettivo è di analizzare il quartiere evidenziando gli
aspetti negativi e positivi attraverso i diversi linguaggi (disegni, testi,
tabelle, fotografie, …). Per analizzare al meglio il quartiere è necessario un
sopralluogo con gli studenti che in seguito riporteranno le proprie impressioni
su fogli di carta in modo descrittivo o grafico. Dopo aver osservato e analizzato
il quartiere, con l’intervento di studenti, genitori, insegnanti e
collaboratori sarà individuato e progettato uno spazio pubblico che potrebbe
essere usufruito dalla comunità che vive il quartiere attraverso l’analisi
approfondita degli strumenti urbanistici.
Approfondimento del lavoro svolto
1. Analisi del
quartiere
L’analisi del
quartiere sarà eseguita da tutti gli attori del quartiere e della scuola
(studenti, professori, collaboratori, genitori, …) con l’utilizzo di varie
tecniche di rappresentazione, come: fotografie, disegni, tabelle, testi ecc.,
in seguito saranno individuati e progettati nuovi spazi di aggregazione per
fornire occasioni concrete di crescita.
Agli studenti
– riuniti in gruppi di 4/5 persone – dopo il sopralluogo effettuato nei primi
incontri, sarà richiesto di elaborare per il quartiere un documento
informativo, il quale comprende: le previsioni di piano, la normativa, la
cartografia del quartiere, i servizi pubblici e privati, l’infrastruttura, le
attività produttive ecc.
Durante
l’analisi sarà eseguita una progettazione
condivisa e partecipata per la raccolta e l’elaborazione di informazioni,
con differenti modalità di coinvolgimento degli attori sociali. Sulla base
degli obiettivi e delle modalità di interazione il processo partecipativo può
essere suddiviso nelle seguenti fasi:
- fase della ricostruzione del contesto: interviste agli studenti, analisi SWOT;
- fase della progettazione condivisa e partecipata: costituzione del forum scolastico del quartiere, workshop, mappe emotivo-affettive;
- fase della elaborazione e verifica dei progetti.
2. Elaborazione
del progetto
Dai risultati
dell’analisi sarà elaborato un progetto che rispecchierà le aspettative e i
bisogni degli attori del quartiere. Tale progetto evidenzia le attività
presenti e le relaziona a nuovi spazi pubblici di aggregazione per ricreare una
maggiore diversità del quartiere, al fine di migliorarne il controllo spontaneo
da parte di tutti i cittadini che lo frequentano.
Le quattro condizioni,
previste dal modello Jacobsiano, che
saranno considerate per l’analisi e l’elaborazione del progetto sono:
- La necessità di una diversità di funzioni primarie:
il quartiere –
e, meglio ancora, il maggior numero possibile delle singole zone che lo
compongono – deve servire a più funzioni primarie, possibilmente più di due.
Queste funzioni debbono assicurare la presenza di persone che popolino le
strade a ore diverse e che, pur frequentando la zona per motivi differenti,
abbiano modo di utilizzare in comune molte delle sue attrezzature;
- La necessità di isolati piccoli:
la maggior
parte degli isolati debbono essere piccoli, il che significa che le strade e le
occasioni di svoltare agli angoli debbono essere frequenti;
- La necessità di edifici coevi:
nel quartiere
devono coesistere edifici di diverse età e condizioni, compreso un buon numero
di vecchie costruzioni, in modo che siano diversi i redditi che i vari edifici
debbono fornire per essere remunerati; questa mescolanza dev’essere assortita
in modo abbastanza minuto;
- La necessità di concentrazione:
quale che sia
il motivo per cui la gente si trova nella zona, la densità di popolazione
dev’essere sufficientemente elevata; ciò significa, tra l’altro, una forte densità
di popolazione residente.
Tali condizioni dovranno
coesistere tra loro per ottenere una diversità urbana e per mantenere nel
quartiere la sicurezza delle strade, i contatti pubblici e lo scambio di usi.
L’elaborazione del progetto consiste
nell’individuazione dello spazio degradato e dell’area che lo circonda;
riqualificarlo con una proposta di progetto, ossia rappresentare graficamente
ciò che è più consono alle esigenze del quartiere.
- novembre 2010: presentazione del Laboratorio a tutti gli attori che
parteciperanno all’analisi del quartiere;
- dicembre 2010: sopralluogo con gli studenti delle varie scuole e
analisi SWOT;
- gennaio-febbraio 2011: workshop di progettazione condivisa e
partecipata ed elaborazione di mappe emotivo-affettive;
- marzo-aprile 2011: elaborazione dei progetti attinenti allo spazio
pubblico;
SOPRALLUOGO AL QUARTIERE
CRITICITA' DELLO STATO ATTUALE
PREGI DELLO STATO ATTUALE
MAPPA EMOTIVA
PROGETTI
ELABORATI GRAFICI DI BAMBINE E BAMBINI
Scuole pubbliche del quartiere Montespaccato
Cosa è piaciuto / cosa non è piaciuto
Come vorrei il mio quartiere (voci dal basso)...
ESPOSIZIONE ALLA BIENNALE DELLO SPAZIO PUBBLICO 2011 - ROMA
DEL LAVORO SVOLTO DA BAMBINE E BAMBINI














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